30 giugno 2011

Acquario

(21 GENNAIO - 19 FEBBRAIO)


No, non dispensa acqua, ma piuttosto saggezza, idee grandiose, conoscenze ultraterrene. La costellazione dell’Acquario, è la costellazione della fraternità universale. Dall’anno primo della nostra era viviamo sotto il segno dei Pesci, che è il segno del sacrificio cristiano. Ben presto, nell’anno 2160, comincerà l’era dell’Acquario. Dovrebbe essere meno drammatica e, almeno da quanto possiamo intravedere, segnata da due pianeti guida dell’acquario: Saturno (saggezza, concentrazione, ma anche rinuncia, astrazione) e Urano (indipendenza, rivolta, ma anche anglismo progressista, che non si lascia impaniare da inutili sentimentalismi).
Come vedete, quasi ci siamo, e non è un caso se Verne e Brecht sono due purissimi Acquari: illustrano la rivolta e il futurismo.

Il bambino Acquario, sarà sempre rivolto verso l’indomani. E’ lui che reclama i balocchi più moderni. E ha un grande bisogno di amici. Anzi, ha bisogno di essere “il miglior amico” dei suoi amici. Si allontana con facilità dai genitori, senza guardarsi alle spalle, per unirsi a un qualsiasi “gruppo”. Vorrebbe si essere più affettuoso con papà e mamma, o almeno lo dice, ma “non ha tempo da perdere”.

L’amore dell’Acquario, è quello che meno somiglia all’amore romantico è più si avvicina all’ideale di un’amicizia amorosa. Immaginate un Acquario puro e una Acquaria pura, che si amino. Ieri era il loro primo anniversario di matrimonio. Non hanno tubato per niente, la loro casa era piena di amici e parlavano soltanto di questi amici. Ecco perché un temperamento sentimentale (Cancro, Toro, Bilancia) può soffrire per quella che definirà “la ferocia inumana” dell’Acquario. Il che non è esatto. In amore, l’Acquario comincia con l’idealizzare; ha bisogno di ammirare prima di poter amare. Poi da la precedenza alla sua mania della felicità altrui su ogni forma di egotismo. Vorrebbe che tutti amassero a modo suo, spazzando via ogni conformismo.
Gli amici dell’Acquario si scordano sempre di parlargli di lui. Senza dubbio egli ne soffre, ma come fare? La sua modestia è meno pesante di quella della Vergine, mano tenebrosa di quella del Capricorno, ma può imbarazzare. A volte l’Acquario si presenta come un ingenuo un po’ limitato. Ma soprattutto a forza di buona volontà, rischia di dimenticare la propria volontà e di restare solo a interrogarsi sui propri meriti. Poiché preferisce i meriti degli altri, si sottovaluta. Trovare la sua amicizia tanto indispensabile da parere miracolosa? Sappiate che a volte dà le vertigini anche a lui, e che perde terreno: trasformatevi in Acquario per aiutarlo. Vedrete che non è facile.

La casa dell’Acquario, così accogliente, potrà sembrare un po’ fredda. E’ spesso funzionale.
Molti gerontologi sono Acquari. Non bisogna invecchiare inutilmente. E poi la vecchiaia potrebbe diventare un incubo!
L’Acquario è incline a fondere le virtù del regime vegetariano e del tritatutto elettronico.
Altra ossessione, una casa discreta, armoniosa, e , se possibile, in costante trasformazione.

Una donna Acquario ti accoglie volentieri con un “Guarda! Che cosa ne pensi?” ha spostato un’altra volta i mobili. Niente a che vedere con l’angoscia. L’Acquaria vive ne pre-cosmo, nei Sette Paradisi inaccessibili. Dice: “La casa vola!”
Il bambino di un Acquario rischia di crescere in solitudine. L’Acquario non lo coccola, è alla ricerca di un nuovo sistema di educazione. Trova che i medici sono troppo arretrati e auspica nuovi vaccini. Se ha i mezzi, manda i suoi figli in un’università lontana, non per principio o per snobismo: approva l’ossigeno dell’insolito. Il bambino dell’Acquario non rischia certo di trovare “barbosi” suo padre o sua madre. Può raccontare tranquillamente le sue serate fuori casa anche se un po’ turbolente… purchè abbia sostenuto una buona discussione politico-filosofica, ne saranno soddisfatti. Invece, meglio non raccontare ad un genitore Acquario un dispiacere d’amore. Tanto vale immaginare Stendhal padre di famiglia, o il commissario Maigret…
L’automobile di un Acquario iraniano si trasforma nel mostro ululante di James Dean, strumento di rivolta. Un mezzo per lasciare finalmente la terra! Ma un Acquario al volante ascolta più spesso Saturno, e allora guida come un represso, con una saggezza ironica. Ma se un incidente vi ha inchiodato al margine di una strada, o fate semplicemente l’autostop, pregate perchè passi un acquario… Soltanto un Acquario vi verrà in aiuto.
Il più altruista degli Acquari, Baden-Powell, ha scritto: “La sola cosa che valga la pena di essere vissuta, è di portare un po’ di felicità nella vita degli altri”. La biblioteca dell’acquario è certamente zeppa di ideologia. Sulla porta potremmo scrivere: “Qui tutti possono portare le loro teorie”. Pochissimi autentici Acquari sono veri uomini d’azione, ma per lo più sono grandi riformatori (da Beaumarchais a Carlo Marx, da Robespierre a Roosevelt, da Montesquieu a Rolland…) Non scoppia rivoluzione se non c’è la scintilla dell’Acquario. E il più saggio dei re francesi Carlo V scrisse: “La maggioranza, anche se tutti i suoi membri sono uomini qualsiasi, è tuttavia al disopra di tutti gli uomini superiori”.
Nel romanzo, come nella poesia, l’Acquario ci ha dato scrittori “in anticipo” di parecchie generazioni (Stendhal, Joice, Brecht). Sono i personaggi più “spinti” del segno. Ma se dovessi dare a un Acquario il libro dove si troverà più a suo agio, sceglierei "Grandi speranze" dell’Acquario Dickens.
La discoteca dell’Acquario è una delle più ricche dello zodiaco. Sapete che esistono due segni su dodici dove si trovano i grandi compositori? Qui, i più eloquenti sono Mozart e Schubert, nature angeliche. Ad un Acquario offrite dunque senza esitazioni Il Requiem di Mozart o La fanciulla e la morte di Schubert. Non vi accuseranno di fare dell’umorismo macabro. Giacchè da molto tempo l’Acquario, in sogno, ha soppresso la morte a forza di contemplarla.

(da "LO ZODIACO" di F.Regis-Bastide)

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